IL LIBRO DEL MESE

Il libro del mese: Miserere

Scritto da Grangé nel 2007 e pubblicato in Italia nel 2009, questo è, a mio parere, uno dei romanzi meglio riusciti del Maestro francese del thriller.

Miserere

MISERERE

Titolo originale: Miserere (2008)

di Jean-Christophe Grangé

Editore: Garzanti

Nella chiesa armena parigina di Saint-Jean-Baptiste riecheggiano ancora le terrificanti grida dell’esule cileno Wilhalm Goetz, organista e direttore del coro di voci bianche, appassionato del Miserere del compositore italiano Gregorio Allegri. Il corpo dell’uomo giace inerte in una pozza di sangue, i timpani perforati con indicibile violenza. Lionel Kasdan, poliziotto in pensione e parrocchiano di quella chiesa, segugio d’altri tempi, testardo quanto acuto, è il primo ad accorrere sulla scena del delitto. Un omicidio apparentemente inspiegabile, considerata la reputazione della vittima, persona tranquilla e riservata, dedita solo alla musica. Ma dietro a quell’immagine immacolata si cela ben altro. Rapporti ambigui che Goetz instaurava con i giovani allievi del coro, ferite mai sanate risalenti alla dittatura di Pinochet in Cile.

Un romanzo inquietante che, grazie all’atmosfera cupa e barocca, unisce terrore puro e suspense, ingredienti perfettamente orchestrati in uno spartito diabolico.

recensioni

Le recensioni di Gianluigi Repetto: Nel labirinto delle ombre

Visto che Natale è alle porte e auspico che molti di voi metteranno sotto l’albero un buon libro, in questi giorni costringiamo agli straordinari il collega Gianluigi Repetto che ci consiglia attraverso le sue recensioni.

Nel lab delle ombre

NEL LABIRINTO DELLE OMBRE

di Dean Koontz

Editore: Sperling – Kupfer

368 pagine

Un tipo originale. Questo libro contiene molte cose che normalmente mi fanno abbandonare la lettura, ma è talmente originale e ben fatto che mi ha appassionato fino alla fine.

Io aborro i personaggi con facoltà super umane e qui il protagonista riesce a vedere i fantasmi; non amo le digressioni e questo libro è tutta una serie di deviazioni sul tema, ricordi e flash back; non mi piacciono i finali “fortunati” e qui interviene addirittura una fiera a salvare la situazione.

Allora perché mi è piaciuto così tanto? Perché Koontz tratta il potere parapsichico del suo eroe in modo assolutamente scevro da spiritualità, sentimentalismo, spiritismo, anzi il protagonista ne prende semplicemente atto e lo tratta con distacco e ironia; le digressioni sono sempre brevi e utili anche solo per alleggerire la situazione; la fortuna che arride al protagonista ci sta con la sua natura un po’ pasticciona e fatalista.

La vicenda è raccontata in tempo reale e dura grosso modo ventiquattr’ore, è ricca di avventure, ma le vicissitudini del protagonista non sono mai esagerate.

L’autore ha un modo di scrivere personale che conduce il lettore in situazioni pericolose ma sempre con uno straordinario, umanissimo e divertente ironico distacco. I cattivi e i coprotagonisti sono ben costruiti e delineati con rapide pennellate.

L’unica cosa negativa a mio parere è la traduzione del titolo, avrei mantenuto l’originale “Forever Odd” che, a mio avviso, rende meglio lo spirito del libro.

Dean Koontz non è molto conosciuto in Italia e questo è un peccato perché è bravo e originale. Per me è uno dei libri più equilibrati e divertenti che abbia mai letto.

repetto1 Voto 8/10. Giudizio del tutto personale.

IL LIBRO DEL MESE

Il libro del mese: Havana

Un capolavoro in cui l’autore riesce a delineare i contorni dei protagonisti e di una Cuba del “período especial” con rara maestria e capacità narrativa.

Havana libro

HAVANA

Titolo originale: Havana Bay (1999)

di Martin Cruz Smith

Arkady Renko è ormai a un passo dall’abisso. In una Mosca grigia e decadente, Continua a leggere “Il libro del mese: Havana”

recensioni

Le recensioni di Gianluigi Repetto: Il ponte dei delitti

Non sempre il libro che scegliamo si rivela all’altezza di ciò che promette in copertina. Questo è il caso del romanzo recensito oggi da Gianluigi Repetto.

 il ponte dei delitti

IL PONTE DEI DELITTI

di Philip Gwynne Jones

Titolo originale: The Venetian Game (2017)

Editore: Newton Compton

 pagine: 320

Per nulla “Un grande thriller” com’è scritto in copertina. Noioso. Lo scrittore non fa altro che dare sfoggio della sua conoscenza toponomastica di Venezia ma al lettore che cosa importa? L’idea potrebbe essere carina, anche se per nulla originale, ma è buttata lì alla fine del libro dopo che siamo stati portati a spasso per le calli di Venezia.

Il protagonista è un inetto, una parodia dell’eroe per caso; a un certo punto rischia la vita in una violenta aggressione domestica e subito dopo decide di cucinare una cena per i suoi amici, non teniamo in considerazione lo shock causato da un’aggressione a un individuo non avvezzo a certe situazioni, non consideriamo la poca sicurezza che si prova a stare in casa dopo che un assassino vi è penetrato, ma anche la cenetta preparata in serena allegria no, è troppo. Oltretutto il protagonista, un inglese che vive e lavora a Venezia, è veramente troppo irreale. Spero che gli anglosassoni non siano così. È indeciso, incoerente, inconsapevole, inetto, noioso.

Libro adatto a chi vuole una cartina stradale di Venezia e a pochi altri. A me non è piaciuto.

repetto1  Voto 5/10

CULTURA E ATTUALITA', EDITORIA E DINTORNI

Letture per l’estate

É consuetudine che gli insegnanti inseriscano tra i compiti per le vacanze anche la lettura di un libro, talvolta lasciando la scelta ai ragazzi. Eccovi alcune letture, molto diverse tra loro ma ognuna adatta a un pubblico giovane e meno giovane.

Il primo libro è Mai avere paura di Danilo Pagliaro e Andrea Sceresini: consigliato soprattutto ai più giovani e, perché no, ai perbenisti di pseudo-sinistra radical chic, grazie ai quali perfino i terroristi hanno diritto a un processo, gli insegnanti non possono rimproverare gli alunni, vengono distrutte le nostre tradizioni (il crocifisso, il presepe, i canti patriottici e perfino la parola “patria”) in nome di un’accoglienza che ha le forme di un’invasione, con il risultato che ormai siamo in preda all’anarchia e ai criminali. Non è un libro di guerra, è un libro di vita, tra l’altro molto ben scritto. Mai avere paura

É la storia non di un soldato pentito o di un killer alla ricerca di un nuovo perdono ma di un padre di famiglia che per dare un nuovo senso alla sua esistenza decide di arruolarsi nella Legione straniera.Una scelta estrema e sofferta, non senza conseguenze. Una storia lunga e movimentata, dal momento in cui Pagliaro, desideroso di mettersi in gioco, dopo aver provato senza successo a entrare nella Polizia e dopo aver ripiegato su un normale lavoro di venditore, si presenta alla sede di Aubagne, nella Francia meridionale, e comincia la sua carriera di militare di professione che lo porterà a combattere soprattutto in Africa, là dove rivoluzioni e crisi internazionali richiedono l’impiego di forze militari addestrate.Operazioni di assalto, di difesa, corpo a corpo, cecchinaggio di medio e lungo raggio, uso di armi di vario calibro. Ogni legionario sa qual è il suo compito e che le regole vanno sempre rispettate (cito una frase dell’autore: “Non sono ammissibili né deroghe né giustificazioni, perché è con queste che si polverizzano i principi“). Nessun fanatismo, nessun sacrificio inutile: la vita del legionario non ammette protagonismi ed esibizionismi, ed è ben diversa dall’immaginario di coloro che amano la guerra per la guerra e credono al mito romantico dell’eroe pronto a tutto (i “legionari da tastiera” come li definisce l’autore). Vale la pena leggere queste pagine così autentiche e dirette  per capire che cosa vuol dire davvero avere un nemico di fronte, la necessità di sparargli, la nostra vita contro la sua.

Bye bye BaghdadMolto interessante è anche Bye Bye Baghdad di Fulvio Scaglione: dopo che il primo maggio 2003 uno dei peggiori presidenti americani di sempre, George W. Bush, dichiarava conclusa e vinta la guerra in Iraq, sappiamo tutti ciò che è successo: tutti i calcoli di Washington si sono rivelati sbagliati. La minaccia del terrorismo non è diminuita, la resistenza degli iracheni è divenuta sempre più violenta, i progetti per ricostruire il Paese distrutto si sono dimostrati quasi impossibili da realizzare. Nessuno ha mai trovato le famigerate armi chimiche di cui si era tanto parlato. Un libro che diventa la voce che si leva dal campo, la voce stessa dei vinti, degli iracheni. Un libro che parla della nostra storia, contemporanea, drammatica, non priva di colpe.

Di genere più bucolico e rilassato è l’antologia Tre cover DEF ridracconti e una leggenda, scritta dal sottoscritto insieme a Gianluigi Repetto. Il valore dell’ospitalità (è ospite chi arriva ma lo è anche chi riceve), il rispetto delle diverse abilità degli altri nonché la consapevolezza delle nostre diverse abilità, la sete di conoscenza e il valore delle tradizioni sono gli ingredienti fondamentali di questa raccolta di racconti senza tempo e senza luogo che trova albergo nel cuore di chi, senza pregiudizi e con animo sereno, è capace di fermarsi ad ascoltare. Una lettura piacevole, antistress, da gustarsi all’ombra di un albero frondoso in campagna o sotto l’ombrellone in spiaggia.

storia di una gabbianellaIl quarto libro è Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Luis Sepúlveda. I gabbiani sorvolano la foce dell’Elba, nel mare del Nord. “Banco di aringhe a sinistra” stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa, insieme agli altri. Ma quando riemerge, il resto dello stormo è volato via, e il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo, raggiunge la terra ferma, poi stremata precipita su un balcone di Amburgo. C’è un gatto, su quel balcone, un gatto nero grande e grosso di nome Zorba, cui la gabbiana morente affida l’uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto da lui tre solenni promesse. E se per mantenere le prime due sarà sufficiente l’amore del gatto, per la terza ci vorrà una grande idea e l’aiuto di tutti. In questo racconto, che ha la grazia di una fiaba e la forza di una parabola, il grande scrittore cileno tocca i temi a lui più cari: l’amore per la natura, la solidarietà, la generosità disinteressata. Ma soprattutto, proprio nell’unico tra i suoi libri in cui i protagonisti sono animali, Sepúlveda riconosce all’uomo un ruolo fondamentale: non solo distruttore e inquinatore, ma anche salvatore, in un messaggio di speranza di altissimo valore poetico.

AUTORI ESORDIENTI ITALIANI

Il coraggio di Emma

È già disponibile in libreria il nuovo romanzo di Patrizia Gallina, che porto oggi all’attenzione dei miei lettori.

IL CORAGGIO DI EMMA

Il coraggio di Emma

di Patrizia Gallina

Editore: ECIG

Genere: Romanzo

formato: cartaceo

Prezzo: 15,00 euro

Codice ISBN: 9788875443634

In questo romanzo, l’autrice ci offre con grande chiarezza la storia di Emma Wilson, una bambina orfana, cresciuta da uno zio che muore prematuramente. La zia pertanto la affida a un collegio dove vengono ospitate tutte bambine senza genitori. È tenuta a dare una mano e a fare tanti sacrifici, crescendo in fretta, affrontando ogni giorno un ambiente ostile e soprattutto la morte della migliore amica, avvenuta per tubercolosi a causa delle pessime condizioni igieniche della struttura. Qui, nonostante tutto, continua i suoi studi riuscendo a diventare insegnante. Da donna indipendente, trova un impiego presso la casa degli  Stewart come maestra della piccola Bianca, figlia di Charlotte Lenz. Emma lavora molto bene in questo clima fino all’arrivo di Mr. Charles, un uomo altezzoso che però viene subito colpito dalla bellezza della ragazza. Egli le chiede la mano ma c’è un segreto nascosto: l’uomo è già sposato con una donna forte e avida che fa rinchiudere Emma in un castello.

Patrizia Gallina è una giornalista, scrittrice, attrice, cantante e modella nata a Genova. Nel 2011 consegue la laurea triennale in conservazione dei beni culturali e nel 2013 si laurea nella magistrale in storia dell’arte e valorizzazione del patrimonio artistico presso L’Università degli studi di Genova. Nel settembre 2017 consegue, presso la Regione Liguria di Genova, il master in scienze legislative. Nel febbraio 2014 viene pubblicato il suo primo libro Natura ed Arte: 1891 1895. Rubrica “L’arte e la moda” di Mara Antelling. Nel febbraio 2016 esce la sua seconda pubblicazione dal titolo Così è (se vi pare) di Pirandello. La regia di Giorgio De Lullo. L’amore per l’arte, la storia, la moda e il teatro la porta a scrivere questo romanzo, a oggi sua terza pubblicazione.

recensioni

Le recensioni di Gianluigi Repetto: L’ingannevole apparenza delle cose

Lo scrittore Gianluigi Repetto ha recensito per noi un libro uscito nel 2011 ma poco pubblicizzato perché edito da una piccola casa editrice. Disponibile anche in formato ebook.

L'ingannevole ...

L’INGANNEVOLE APPARENZA DELLE COSE

di Claudio Vergati

Editore: Forme Libere

 pagine: 179

Bello ma non soddisfa. Il libro è ben congegnato, le varie storie proseguono e si sviluppano fino a congiungersi nel finale. I personaggi non brillano per originalità ma sono convincenti, avrebbero potuto essere più approfonditi. Il commissario cinico e disilluso ha un po’ stufato. L’aiutante meridionale è simpatico e leale, poi c’è l’artista bizzarro ed eccentrico, il vecchio reazionario, eccetera. L’autore riesce a coinvolgere il lettore e sa tenere alta la tensione narrativa; anche una risoluzione un po’ troppo fortunata riesce a convincere.

Passiamo al lato negativo. Manca l’epilogo. L’autore non conclude le varie storie che ha aperto. È un peccato. Il lettore vorrebbe sapere come vanno a finire le storie dei personaggi ma gli è negato. Vale la pena acquistarlo anche solo perché è un bel libro di una piccola casa editrice.

repetto1  Voto: 7/10  

 

IL LIBRO DEL MESE

Il libro del mese: La collina dei conigli

Il prescelto di questo mese è un libro che consiglio a tutti poiché costituisce una lettura intensa, costruttiva, piacevolissima sia per i figli che per i genitori. Un libro da portarsi in vacanza e leggere all’ombra di un albero in campagna o sotto l’ombrellone in spiaggia, una straordinaria avventura che rimarrà nel cuore.

La Collina_Conigli

LA COLLINA DEI CONIGLI

Titolo originale: Watership Down (1972)

di Richard Adams 

Storia originariamente inventata dall’autore per le sue due figlie e ambientata tra le colline del Berkshire, La collina dei conigli narra con straordinaria intensità le avventure di un gruppo di conigli che sfuggono alla distruzione della loro conigliera e vanno in cerca di un posto migliore in cui vivere, incontrando pericoli e tentazioni nel corso del viaggio. Attraverso di essi, l’autore rappresenta un repertorio delle umane virtù e debolezze: il saggio Moscardo, dalle innate doti di leader; Parruccone, guerriero coraggioso, rude e leale; l’ingegnoso e intelligente Mirtillo; il prode Argento; Nicchio, che più piccolo e fragile degli altri, si saprà rendere ugualmente utile alla comunità. In questo libro, che ho letto solo pochi mesi fa, ho trovato un comune denominatore con il mio racconto La forza e la sapienzapubblicato all’interno dell’antologia Tre racconti e una leggenda (disponibile anche in formato ebook): solo attraverso la consapevolezza delle proprie diverse abilità e il rispetto delle diverse abilità degli altri, la comunità nel suo insieme potrà crescere e raggiungere traguardi che porteranno beneficio a ogni singolo membro.

Nel 1978, da questo splendido libro ne è stato tratto un film diretto da Martin Rosen.

IL LIBRO DEL MESE

Il libro del mese: La cattedrale del mare

Il libro che porto alla ribalta questo mese è un’opera di straordinario valore, un romanzo storico di denuncia dove i valori di libertà, uguaglianza, fraternità sono i veri protagonisti.

la cattedrale del mare

LA CATTEDRALE DEL MARE

Titolo originale: La catedral del mar (2006)

di  Ildefonso Falcones

Editore: TEA

Uno straordinario affresco storico ambientato nella Barcellona del XIV secolo. Attraverso le vicende avventurose e drammatiche che segneranno la vita dei protagonisti, l’autore spagnolo ci porta con sé in un viaggio nel tempo, ci fa conoscere usi, costumi e credenze dell’epoca, dalla situazione dei servi della gleba ai privilegi dei nobili, dalle condizioni in cui erano costretti a vivere gli ebrei alle enormi responsabilità della Chiesa (che ora, tranne in qualche timido episodio, finge di dimenticare), secondo la quale, per volontà divina, i poveri erano nati per restare tali e soccombere al volere dei nobili, gli ebrei erano eretici, le donne erano utili solo per servire e compiacere gli uomini. Falcones non ci risparmia nemmeno le nefandezze della santa inquisizione (mi rifiuto di scriverlo con le iniziali maiuscole) attraverso la quale la Chiesa ha perpetrato crimini contro l’umanità le cui dimensioni sono state limitate solo dai primitivi mezzi dell’epoca. Se avessero avuto a disposizione le moderne tecnologie o le camere a gas avrebbero spazzato via metà della popolazione mondiale (altro che Stalin o Hitler…). I tanto miti frati domenicani hanno colpe imperdonabili che ai giorni nostri pochi di noi conoscono o ricordano e Falcones ce le sbatte in faccia, senza remore.

A mio parere, questa opera di straordinario valore letterario rappresenta anche e soprattutto una prepotente denuncia verso coloro i quali ancora oggi (da poco abbiamo assistito al ritorno in Italia della salma del re d’Italia) fanno finta di non sapere (aristocratici e clericali).

recensioni

Le recensioni veraci di Gianluigi Repetto: L’allenatore

Un romanzo, forse tra i meno noti di John Grisham, pubblicato nel 2003, è finito sotto la lente d’ingrandimento del verace Repetto: quale sarà stato il verdetto? Scopriamolo insieme.

 L'allenatore

L’ALLENATORE

di John Grisham

Titolo originale: Bleachers (2003)

Editore: Mondadori

 pagine: 149

Sono rimasto stupito. Ho cominciato a leggerlo aspettandomi un thriller e quindi la delusione saliva mentre proseguivo perché non succedeva niente. Mi sono fermato e ho ricominciato e ho scoperto un bel libro.

La storia è un viaggio nel passato di un uomo che ha vissuto portandosi sulle spalle un grosso fardello. Ritrovandosi nei luoghi della sua giovinezza e con i vecchi amici riesce finalmente a riappacificarsi con se stesso. Gli avvenimenti sono tutto sommato piccoli fatti che capitano a tutti ma che, a volte, contribuiscono a cambiare la vita di una persona. La storia è semplice ma è il grande talento come narratore di Grisham a creare un bel libro. Nonostante sia una storia prettamente statunitense (college, football, birra, etc.) riesce a diventare universale, a coinvolgere tutti noi. Penso che sia un libro decisamente più adatto a un pubblico maschile.

Lo consiglio perché tutti gli uomini prima o poi devono fare pace col proprio passato.

Voto 8/10