EDITORIA E DINTORNI

Lista case editrici free

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Siete alla ricerca di un editore per il vostro manoscritto? In questa lista potete trovare le case editrici cosiddette “free”, ovvero che non chiedono contributi per pubblicare la vostra opera. Ovviamente la selezione che dovrete fare per trovare il giusto partner (perché autore ed editore devono lavorare insieme, non dimentichiamolo) non finisce qui. É importante pubblicare con un editore che sia in grado di fornire a proprie spese tutta una serie di servizi e che garantisca un’efficace promozione del libro. Un consiglio: non scendete a compromessi, piuttosto scegliete la via del self-publishing. Spesso non è sufficiente consultare il sito di una casa editrice per capire se essa è a pagamento. Di solito gli editori che pubblicizzano pesantemente i servizi che offrono, vantando visibilità e “capacità di fare marketing” che spesso non hanno, sono editori a pagamento.  Molti, purtroppo, sono gli editori che si autodefiniscono “free” ma che invece richiedono contributi anche cospicui ricorrendo ai più fantasiosi stratagemmi e sotterfugi. Se volete avere un’idea più chiara di quali servizi deve fornire (senza chiedere contributi all’autore) una casa editrice “non a pagamento”, cliccate QUI.

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43 pensieri su “Lista case editrici free”

  1. Grazie per la lista.
    Io, purtroppo, ho avuto la scellerata idea di pubblicare con un editore free, ma che fa zero editor, zero pubblicità e, per le presentazioni, mi ha imposto l’acquisto di 200 copie del mio libro…

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    1. Purtroppo poche case editrici (free e non) si fanno carico dell’editing perché è un lavoro lungo e costoso. Per la promozione del libro le cose vanno anche peggio ma, dalle testimonianze che ho raccolto parlando anche con i librai, anche le grandi CE non fanno promozione se non sei già qualcuno (basta affondare una nave o andare al grande fratello). Per presentazioni e firmacopie ti conviene acquistarti un po’ di copie ma devono farti un sostanzioso sconto.

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      1. Sull’editing potrei anche sorvolare (credo di saper scrivere in italiano corretto), ma non sulla pubblicità: io sono uno scrittore, quindi voglio pensare solo a scrivere.

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  2. Grazie per la lista Luca, contattarle è facile il problema è ricevere risposte…. C’è solo da chiarire cosa intendiamo per free.. Chiedere l’acquisto di un minimo di copie è nei fatti editare a pagamento, così come quando ti chiedono di pagarti la pubblicazione (già capitato). In definitiva sono d’accordo con quanto tu affermi alla fine del post: nel caso di dubbi, editate in self…..

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  3. Certo, chiedere un acquisto minimo di copie è una forma di editoria a pagamento. Alcune case pretendono addirittura il prezzo pieno di copertina. Un editore invece mi propose un grosso sconto ma ero comunque obbligato a comprare delle copie altrimenti non mi pubblicava. Cestinato ovviamente. I tranelli sono moltissimi: una CE proponeva uno sconto del 50% ma prezzava il libro a 22 euro (!), il che significa che lo scrittore lo avrebbe pagato 11 euro.
    Per editoria free si intende una CE disposta a pubblicare il nostro manoscritto senza condizioni e interamente a sue spese. Secondo le indagini fatte e le testimonianze raccolte, quelle della lista sono tutte free. Purtroppo molte tra queste case editrici “oneste” non fanno editing né promozione.
    Colgo l’occasione per precisare che se qualcuno dovesse ricevere da una di queste proposte di editoria a pagamento me lo segnali che le tolgo dalla lista.

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    1. Credetemi: tra l’elenco di case editrici CE postato in alto, molte CE disposte a pubblicare il nostro manoscritto senza condizioni e interamente a sue spese sono false. L’80% vi chiederà, sotto qualche forma, di collaborare alle spese di stampa. Altro che case editrici CE! In Italia si contano sulle dita delle mani. Il self publishing è una soluzione: sei tu a stabilire quanto vuoi spendere, tra l’altro ci sono piattaforme che ti distribuiscono il volume in quasi tutti gli store on line; tanto la pubblicità, la distribuzione, l’editing, la realizzazione della copertina, quando vengono proposte, sono sempre a pagamento. Se dobbiamo “affogare”, noi poeti e scrittori non legati alle lobby o a fatti sensazionali, credo sia più giusto “affogare” con le proprie mani.

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      1. Come ho scritto sopra, se avete testimonianza di richieste di contributi da parte di qualcuna delle suddette, segnalatelo e, previo controllo, verranno rimosse.

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      2. La ringrazio per la segnalazione ma devo chiederle di usare toni meno aggressivi e più cordiali se vuole che i suoi commenti vengano approvati. Lei ha esperienze dirette con questa casa editrice per sostenere che chiede contributi? Lo staff in ogni caso provvederà a fare un ulteriore controllo.

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      1. Assolutamente sì! Esperienza diretta e recentissima. Ho ricevuto una proposta molto allettante, seguita purtroppo dalla richiesta dell’acquisto di un minimo di 140 copie. Ho immediatamente risposto che, se mi ero rivolta a loro, lo avevo fatto in virtù della convinzione che fossero una casa editrice free. Hanno glissato sulla risposta…

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  4. Effettivamente anche io ho notato un tono astioso nell’intervento di Giorgio. Forse è solo l’impressione data dall’uso di quei punti esclamativi…
    Secondo me lo staff ha fatto un lavoro egregio nel cercare di selezionare le case editrici che non chiedono soldi, poi ci sta che qualcuna sarà da “correggere”.

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  5. complimenti a tutto l’equipe del blog, avete fatto un lavoro certosino. poi c’è sempre chi critica ma voi andate avanti così, vi seguiamo.

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  6. Ho pubblicato con la Booksprint previo acquisto di copie 100-buona pubblicità ma nessuna vendita-adesso gli altri scritti li tengo nel cassetto in attesa di capirci un pò di più-qualcuno mi aiuti altrimenti faranno la muffa-ciao e grazie-Francesco

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    1. ciao Francesco, il consiglio che mi sento di darti è quello di non accettare mai di pubblicare con case editrici che ti propongono come condizione l’acquisto di n copie. Muoviti su due fronti:
      a) invia i manoscritti a CE free e rassegnati ad aspettare molti mesi una risposta che molto spesso arriverà solo se positiva;
      b) scegli un manoscritto (che non invierai agli editori) e segui la via del self-publishing: ci sono diverse piattaforme che ti permettono di pubblicare sia ebook che cartaceo e te lo vendono in tutta Italia e anche nel mondo. Oppure, piuttosto che rivolgerti a un editore a pagamento, impagina il tuo manoscritto (lo puoi fare anche con word), fatti una copertina (la puoi fare con un programma di editing di immagini anche free) e rivolgiti a un tipografo. Con quello che ti chiede un editore per 100 copie, un tipografo te ne stampa 3-400. Ciò ti permetterà di farti le ossa, di cominciare a proporti nelle librerie, partecipare a manifestazioni, organizzare qualche presentazione, ecc.
      Se per “altri scritti” intendi i libri che hai già pubblicato e pagato, per venderli ti consiglio di proporli alle librerie, fare firmacopie, presentazioni e partecipare a fiere e mercati. 100 copie le vendi in fretta.

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  7. Noto che Giorgio Moio che il 5 marzo sosteneva che l’80% delle case elencate non fossero free, poi di nomi ne ha fatto solo uno… Come detesto la gente che parla solo perché ha la lingua in bocca (in questo caso una tastiera…) e muove accuse senza portare prove

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    1. Sicuramente Badiglione editore (collana Le stille), per il resto non saprei ma nei vari siti sono specificati i generi che prendono in considerazione. Un giro sulle varie home page è comunque consigliabile perché ogni CE prevede diverse modalità con cui ricevere i manoscritti. Tieni presente che, se già in Italia si legge poco e il romanzo di un autore emergente è poco appetibile, ancora più drammatico è il mercato per la poesia.

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  8. GENTILE LUCA MI SAPRESTI SPECIFICARE INVECE I NOMI DI CE INTERESSATE ALLA LETTERATURA DI VIAGGIO CON ANNESSE IMMAGINI DI FOTOGRAFIE PERSONALI? IL COSTI PER LA PUBBLICAZIONE IN QUESTO CASO AUMENTEREBBERO PER LA QUALITA’ DI STAMPA ?
    GRAZIE

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    1. Buongiorno Elisa, sui siti delle ce trovi tutte le informazioni circa il genere di pubblicazioni che prediligono. In ogni caso la qualità della stampa incide sempre sui costi di pubblicazione siano essi imputati all’autore (case editrici a pagamento) o a carico dell’editore (case editrici free). I libri fotografici sono sicuramente tra i più onerosi da realizzare e con un mercato di nicchia a cui rivolgersi proprio per gli elevati costi.

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  9. Buongiorno Luca, vorrei un consiglio se puoi. Per la prima volta ho inviato un racconto ad un concorso di una CE dal nome Historica . Mi arriva la mail della selezione del racconto, non chiede contributi per la pubblicazione, solo se intendi prenotare delle copie con il prezzo di ben 17 euro a copia. Se non vuoi, pubblicano lo stesso. C’è una cerimonia di premiazione ma a naso mi è sembrata una cosa fine a sé stessa, per accontentare scrittori in cerca di facili conferme e poi nasce il dubbio che abbiano selezionato un po’ tutti. Una roba tipo quelle cose delle elementari che ti facevano fare un disegno poi ti convocavano per proporti un’enciclopedia :-). Non ho alcuna esperienza ma ho cercato qualche commento sulla suddetta CE e non sono positivi
    . Non mi interessano le facili conferme e sono orientata a non firmare la liberatoria. Magari sbaglio. Potresti darmi una tua opinione? grazie.

    Patrizia

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    1. Cara Patrizia, purtroppo è come sospetti. Questi concorsi hanno, di solito due obiettivi:
      1) fomentare l’entusiasmo degli scrittori esordienti, lusingandoli e inducendoli così a comprare copie delle proprie opere a prezzi assurdi.
      2) Procurarsi materiale da pubblicare e per il quale, con la liberatoria, non devono pagare diritti.
      Il mio consiglio è di non firmare alcuna liberatoria, tenerti i diritti e cercare una casa editrici free oppure autopubblicarti.

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      1. Grazie Luca, ero arrivata alle medesime conclusioni pur non avendo esperienza. Preferisco un no da un concorso serio che un si pagliaccio per rimpolpare l’ego :-). Grazie mille della risposta.
        Patrizia

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      1. Capisco, grazie per la risposta. Comunque sul suo sito e altri (sto cercando in questi giorni) era classificata come free…

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  10. Buongiorno Luca. Ho seguito con attenzione le Sue note. Sono un “attempato” semi-esordiente che scrive poesie: due libri pubblicati 2015 e 2017 (che hanno riscosso discreto successo, in considerazione che la poesia ha un mercato, soprattutto per esordienti, sostanzialmente indefinibile e scarsamente recettivo), con modesto contributo di acquisto copie, ma entrambi con nessuna pubblicizzazione attraverso presentazioni, etc. Sono da tempo alla ricerca di editore di poesia che possa davvero pubblicizzare, almeno minimamente il testo. Poco importa se devo acquistare qualche libro. Potrebbe consigliarmi in tal senso, elencandomi editori di sola poesia (non romanzi o prosa) disponibili a valutare le sillogi con le premesse precedenti?

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    1. Buongiorno Massimo, mi spiace non poterla aiutare ma non conosco editori che si occupino esclusivamente di poesia. Proprio perché si tratta di un mercato particolarmente difficile dubito, inoltre, che un editore sia disposto a investire in pubblicità. Tuttavia, organizzare presentazioni è più semplice di quanto si possa pensare, può farlo autonomamente rivolgendosi alle biblioteche e alle librerie della sua zona.

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  11. Buongiorno Luca. La ringrazio per il lavoro accurato che avete compiuto e per i suoi concreti ed utili suggerimenti per cercare di vedere una luce in fondo a questa giungla impenetrabile. Ho terminato una trilogia e, dopo aver pubblicato in self-publishing il mio primo libro, volevo tentare l’approccio alle CE. Sto seguendo i suoi consigli, ma ho difficoltà a collocare la mia ambientazione nelle collane delle varie CE. La storia si svolge una decina di anni avanti rispetto ad oggi nel mondo reale, comprende in pari quantità elementi di fantascienza e fantasy/soprannaturale, ed è proprio questo misto che mi disorienta. Scrivendo alle CE, posso indicare che l’opera può essere inserita sia nel reparto fantasy che in quello di fantascienza (quando presenti entrambi)? Oppure esiste un modo per classificare libri di questo tipo? Ho provato a cercare libri simili al mio per capire dove erano stati inseriti, ma con scarsi risultati. Grazie in anticipo per la sua attenzione.

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    1. Credo che possa definirlo fantasy ma non darei troppa importanza a questo aspetto. Al giorno d’oggi si tende ad applicare un’etichetta a ogni cosa, ma spesso ciò risulta forzato. A meno che lei non lo proponga come qualcosa di completamente diverso da ciò che è (romanzo rosa o thriller investigativo, per esempio), non sarà l’averlo definito fantasy o fantascienza che la escluderà. Le CE valutano la qualità del testo, la visibilità dell’autore e la vendibilità del prodotto.

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      1. La ringrazio molto per la risposta. Io concordo con lei sul non applicare un’etichetta 🙂 Le avevo fatto la domanda in quanto inviando in forma scritta la presentazione di un libro sembra sia necessario indicare alla CE in quale delle loro collane si collocherebbe. Non dubito che le CE si basino sulle tre caratteristiche da lei citate, quindi indicherò “fantasy” nella mia presentazione. Grazie ancora, Cecilia.

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